Il caso è quello di Dino Bettamin, macellaio di Montebelluna in provincia di Treviso, da cinque anni malato di Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), che ha chiesto di essere sedato in fase terminale di malattia. Il caso è quello montato dai giornali e da alcuni politici che spesso confondono eutanasia e sedazione.
La SICP è intervenuta tempestivamente con due interviste del Presidente Italo Penco e del Vicepresidente Luciano Orsi per fare chiarezza sulla correttezza dell’operato dei colleghi palliativisti di Montebelluna e sulla appropriatezza clinica e la liceità etica della sedazione terminale/palliativa.
Daniela Martinelli (daniela.martinelli@asst-mantova.it)