Recentemente il neoformato European Association for Palliative Care (EAPC) Primary Care Reference Group ha pubblicato uno studio sul British Medical Journal. Per meglio trasmettere il messaggio l’abstract è corredato da un video che sintetizza l’articolo.
Le cure palliative precoci possono prolungare la vita, migliorarne la qualità e intercettare tempestivamente i bisogni di pazienti con malattie progressive in fase avanzata. Ci sono tre principali traiettorie di declino fisico alla fine della vita: 1) un declino rapido, tipico del cancro; 2) un declino intermittente, tipico delle insufficienze d’organo; 3) un declino graduale, tipico della fragilità o della demenza. Ma il morire riguarda anche quattro dimensioni: fisica, psicologica, sociale, spirituale o esistenziale. Per ogni traiettoria di malattia cambiano le curve di declino di queste quattro dimensioni, che devono però sempre essere tenute presenti nella stesura del piano di assistenza individuale. Pianificazione anticipata significa infatti: 1. Identificazione precoce dei pazienti con bisogni di cure palliative; 2. Considerare le quattro diverse dimensioni; 3. Discutere le traiettorie coi pazienti e i caregivers; 4. Pianificare la gestione della malattia in corso e comunicare.
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Daniela Martinelli (daniela.martinelli@asst-mantova.it)