L’obiettivo delle cure palliative non è la guarigione ma è la qualità della vita per i malati inguaribili, non solo per gli adulti ma anche per i bambini. La casa resta il posto ideale in cui assistere il bambino. Esistono evidentemente delle criticità: ad oggi solo dal 5 al 15% dei bambini che necessitano di cure palliative può accedere a cure palliative specialistiche, è ancora più facile per le patologie oncologiche che non per quelle non oncologiche, per i bambini più grandi che non per un neonato o un lattante, per chi risiede al Nord rispetto a Centro e Sud Italia. Ma esiste poi anche un problema di formazione nella gestione dei bambini inguaribili complessi. Al centro va messo il tentativo di comprendere i bisogni individuali dei bambini. E per questo serve un lavoro multiprofessionale e multidisciplinare. Senza la squadra non si va da nessuna parte. ‘ Chi vuole andare veloce deve viaggiare da solo ma chi vuole andare lontano è bene che viaggi in compagnia’.

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