L’American Society of Clinical Oncology ha recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista J Clin Oncol le Linee Guida per migliorare la comunicazione con malati e familiari riconoscendo l’importanza strategica di questa area spesso trascurata con conseguente insoddisfazione di tutti e due i poli della comunicazione. Ovviamente, molte delle raccomandazioni valgono per qualsiasi ambito oncologico al di quà dell’Atlantico; uno stralcio di queste raccomandazioni recita:
- Impostare un programma di cure dopo aver chiarito con i pazienti e con le famiglie quali siano le loro priorità e come desiderino affrontare la malattia, spiegando le proprie intenzioni e gli obiettivi clinici
- Fornire informazioni in termini semplici e diretti, in particolare per i pazienti con bassi livelli di alfabetizzazione e scarsa conoscenza sulla salute
- Discutere le opzioni di trattamento in un modo che possa favorire la speranza, l’autonomia e la comprensione da parte del paziente e dei famigliari
- Rendere i pazienti consapevoli di tutte le opzioni di trattamento, inclusi studi clinici e possibilità di cure palliative
- Sottolineare i rischi assoluti piuttosto che relativi delle malattie in corso e dei trattamenti
- Avviare le conversazioni sulle preferenze dei pazienti per la fine della loro vita
- Cercare di dare sempre risposte empatiche ai pazienti
- Cercare di capire se il costo delle cure è un problema per il paziente e per la famiglia
- Avere consapevolezza che le popolazioni meno agiate hanno maggiori probabilità di avere avuto esperienze negative in materia di assistenza sanitaria, come sentirsi poco seguiti, alienati e incerti
- Evitare le ipotesi sull’orientamento sessuale e l’identità di genere e utilizzare coi pazienti un linguaggio non giudicante
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Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)