Nell’articolo, pubblicato su Internazionale, il giornalista affronta il problema dell’accesso ai farmaci oppioidi nei Paesi a basso reddito. Citando un articolo pubblicato a ottobre su The Lancet, quasi la metà delle persone che muoiono ogni anno, lo fa in condizioni di “gravi sofferenze”. Quattro delle cinque persone che sono morte provando gravi sofferenze vivono in Paesi in via di sviluppo. Eppure, secondo quanto analizzato, la spettanza di vita in molti Paesi a basso reddito è prossima a quella dei Paesi ricchi; ciò che risulta carente non sono i servizi sanitari in genere, quanto l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Basti pensare che, sempre in questi Paesi, la morfina costa circa 3-4 volte di più che nel “Nord del Mondo”. E’ possibile fare qualcosa? Oltre all’analisi riportata nell’articolo, troviamo degno di nota che anche su riviste divulgative si parli di cure palliative e, più in generale, di come moriamo.
Filippo Canzani (filippocanzani@gmail.com)