Nel 1851, in Parerga e Paralipomena, il filosofo tedesco Arthur Schopenauer scrive questa parabola:

‘Alcuni porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò nuovamente a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro fra due mali. finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.’.

A volte nel contatto con gli altri possiamo pungere e pungerci. La svolta, che ci permette di poter dare e ricevere calore, sta nel trovare la giusta distanza tra noi e gli altri, che ci permetta di non essere troppo invasivi ma di instaurare una buona relazione empatica.

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Daniela Martinelli (daniela.martinelli@asst-mantova.it )

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