Dal sito della rivista si apprende che “La Civiltà Cattolica è la più antica di tutte le riviste italiane ancora attive”. È stata fondata a Napoli da un gruppo di gesuiti italiani e il primo numero è stato stampato il 6 aprile 1850. Scorrendo le annate de La Civiltà Cattolica, dato il suo carattere di rivista di attualità, si può avere un panorama abbastanza completo delle vicende religiose e politiche italiane (e in misura più limitata, mondiali) dal 1850 a oggi «dal punto di vista cattolico». Inoltre, la rivista ha accompagnato la storia d’Italia dal suo nascere a oggi.’

L’articolo di p. Carlo Casalone, noto bioeticista, analizza il Messaggio di papa Francesco alla Associazione medica mondiale (WMA), all’Associazione Medica tedesca e all’Accademia Pro Vita, sui temi del fine-vita., partendo dalle risonanze che tale intervento ha avuto sulle testate nazionali.  

Il testo precisa lo stile dialogico e sinodale in un contesto variegato, fatto da medici di differenti opinioni e appartenenze religiose. Nelle parti analizzate (nuove conoscenze e impatto sul morire, appropriatezza clinica e proporzionalità delle terapie, centralità della persona, giudizio della coscienza morale, significato dell’autonomia nella pratica medica, tra autodeterminazione e responsabilità, situazioni concrete e ‘prossimità responsabile, cure palliative, ‘disuguaglianza terapeutica ‘ e bene comune), p. Casalone fa notare in conclusione il pensiero di papa Francesco verso “la necessaria mediazione richiesta nelle società democratiche per giungere a posizioni condivise, anche sul piano normativo, per promuovere il bene comune”. 

Caterina de Nicola  (caterinadenicola54@gmail.com)

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