La Federazione Cure Palliative (FCP), con l’aiuto di un’autorevole giurista dell’Università di Padova, ha criticamente commentato un articolo comparso sulla rivista diritto.it che, analizzando la legge 219/17, evocava la consueta confusione fra rifiuto di trattamenti, sedazione palliativa ed eutanasia affermando che “la sedazione palliativa profonda somministrata per evitare le sofferenze che siano la conseguenza della scelta di rifiutare o sospendere le cure potrebbe integrare un’ipotesi di eutanasia”. Le argomentazioni esposte da dalla Presidente di FCP, Stefania Bastianello e dalla dr.ssa Lucia Busatta, smontano limpidamente tale confusione concettuale e mostrano come sia necessario svolgere una continua opera di classificazione sia nel mondo medico che giuridico.
Luciano Orsi (orsiluciano@gmail.com)