‘La sconfinata pietà per tutti gli esseri viventi è la più salda garanzia del buon comportamento morale e non ha bisogno di alcuna casistica. Chi ne è compreso non offenderà certo nessuno, non danneggerà nessuno, non farà del male a nessuno, avrà invece indulgenza con tutti, perdonerà, aiuterà, fin dove può, e tutte le sue azioni recheranno l’impronta della giustizia e della filantropia. … io non conosco nessuna preghiera più bella di quella che conchiudeva gli antichi spettacoli teatrali dell’India (come in altri tempi quelli inglesi terminavano con la preghiera per il re). Dice: ‘Possano tutti gli esseri viventi restare liberi dal dolore!’.
Arthur Schopenhauer, Il fondamento della morale
Daniela Martinelli (danimartin@libero.it)