Nel 2012 gli era stato diagnosticato un tumore al cervello. Da qui era nata La Cura, un’opera di condivisione collettiva open source di informazioni. Il 26 luglio la compagna ha dato sui social la notizia della scomparsa, il 18 luglio, di Salvatore Iaconesi, ingegnere robotico, uno dei più autorevoli esponenti della New Media Art.

La Cura non avrà mai fine perché è un modo di stare al mondo e di avere a che fare con la complessità e i confini: dei nostri corpi, delle identità, dell’ambiente.  È la nostra basagliata, e implica l’essere disposti a fare una cosa che nella nostra società è praticamente inconcepibile: perdere il controllo. Del tuo corpo, di quei confini. Per la coesistenza. L’arte che pratico e condivido con Oriana è l’open source estremo, il cui modello è vivo proprio perché incompleto, a bassa risoluzione: per questo, richiede l’attivazione, la presenza e la performance degli altri. Non un approccio paternalistico, ma ecologico. Anche quando si tratta del “mio corpo”, del “mio cancro”.’

Daniela Martinelli (danimartin@libero.it)

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