Il Governo ha presentato il 26 maggio 2015 ( G.U. n. 25 del 24-6-2015), un ricorso alla Corte costituzionale contro la legge regionale del Friuli-Venezia Giulia n. 4 del 13 marzo 2015 «Istituzione del registro regionale per le libere dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario (DAT) e disposizioni per favorire la raccolta delle volontà di donazione degli organi e dei tessuti» che permette ai residenti e ai domiciliati in quella regione la possibilità di annotare le DAT sulla propria carta regionale dei servizi e sulla tessera sanitaria. Oggetto principale delle DAT sono i trattamenti sanitari in caso di lesioni cerebrali permanenti, la donazione post-mortem di organi o tessuti, la nomina di uno o più fiduciari o di un amministratore di sostegno. Nel ricorso di impugnazione il Governo ha rilevato tre profili di incostituzionalità: la violazione della competenza statale in materia di «dichiarazioni di volontà concernenti il consenso o dissenso dei cittadini rispetto a determinati trattamenti sanitari» (art. 117, co. 2, lett. L Codice Civile), in materia di salute (art. 117, co. 3) soprattutto in relazione al consenso informato che non potrebbe ammettere discipline regionali ed il mancato coordinamento con le norme in materia di reato di omicidio, omicidio del consenziente, istigazione o aiuto al suicidio poiché le DAT «potrebbero incidere sul bene «vita» e potrebbero richiedere un comportamento «attivo» da parte dei medici chiamati a rispettarle» (l’esempio proposto è l’atto di interruzione di idratazione ed alimentazione artificiali). Analoghe osservazioni sono state fatte sulla presunta incompatibilità fra la normativa nazionale e quella regionali in tema di regolamentazione dei trapianti e di trattamento di dati «personali, comuni e sensibili» giudicato di pertinenza nazionale. In sintesi, per il Governo, l’assenza di una disciplina statale sulle DAT non consente di per sè l’intervento delle Regioni in questa materia.
La Legge Regionale n. 4 del 13 marzo 2015 è consultabile sul nostro sito a questo indirizzo.